domenica 24 giugno 2012

La Spagna è efficace ma annoia


Ma siamo certi che il gioco della Spagna sia davvero entusiasmante, come si legge da più parti? D’accordo, domandarsi una cosa del genere la mattina dopo che le Furie Rosse si sono qualificate per le semifinali degli Europei battendo con un agile 2-0 la Francia può apparire nulla più che una provocazione. Però, siamo onesti: per quanto efficaci, questa lunga ragnatela di passaggi, questo possesso palla lento ed esasperato, almeno dal punto di vista estetico, sono ben poco godibili.

Qui in Italia abbiamo avuto di recente l’esempio della Roma di Luis Enrique, che ha provato a trapiantare dalle nostre parti il concetto base del Barcellona. È stato un fallimento, perché in quel modo puoi giocare soltanto se hai degli interpreti di livello assoluto, e che si conoscono da anni, come Lionel Messi e compagnia bella, capaci di accelerare al momento giusto e dotati di tecnica individuale stellare.

La Spagna ricorda il Barça, ma più lenta e noiosa (e, ovviamente, senza Messi). Anche ai mondiali del 2010 possiamo affermare che abbia divertito? Passato il girone nonostante la sconfitta iniziale con la Svizzera, ha basato il suo titolo sulla difesa impermeabile, vincendo tutte e quattro le partite a eliminazione diretta (con Portogallo, Paraguay, Germania e, in finale, Olanda) per 1-0, l’ultima ai supplementari. E questo sarebbe il calcio spettacolo?

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